venerdì 16 dicembre 2011

Perchè non chiama?

La lunga attesa per una chiamata


Quanto tempo dovrebbe passare fra un primo appuntamento ed una telefonata? In che misura è giusto attendere una telefonata? Quale è un tempo ragionevole di attesa per un cenno post nottata di passione?
Ma soprattutto per quale diavolo di ragione non esistono delle regole precise? Perché nessuno ci dice, ok, aspetta 24, 48, 72 ore, una settimana, un mese o quanto cavolo vuoi… ma superato quel limite l’attesa è vana?
Perché restiamo in attesa, come quando chiamiamo infostrada o telecom, giornate intere con l’ansia che aumenta, il nervosismo che sale e la fantasia su cosa gli/le diremo che galoppa libera nei prati della nostra mente???

Onestamente ammetto di essere stata io stessa vittima di incertezza e indecisione dopo una prima uscita, vittima di una chiamata mai arrivata, vittima di un uomo misteriosamente scomparso nel nulla… forse rapito dagli alieni! Ma ancora peggio, anche io sono stata vittima dei famosi uomini che definisco i “contagocce amorosi”… si quegli esseri umani, portatori sani di pisello (ma spesso sono anche donne, a parti invertite) che, con una abilità chirurgica dosano il loro interesse, i loro gesti, regalandoti gocce di attenzione quasi fossero più sacre del Santo Graal! Ma poi grazie al cielo sono rinsavita ed ho sviluppato un “lievissimo” rancore per codesta categoria di persone… ok, diciamo la verità, mi stanno totalmente completamente assolutamente sulle scatole!
Oggi mi capita spesso di vivere queste situazioni da “esterna”, da terapeuta o amica, e quando vedo i miei pazienti, mettere il loro cuore sulla griglia è come se un po’ tornassi sulla graticola anche io, e la mia voglia di “risvegliare” la loro autostima e razionalità esplode! Perché ora, finalmente ho capito che se si è interessati ad una persona DAVVERO, SI VUOLE PASSARE DEL TEMPO CON LEI… punto, fine, stop, i se ed i ma non esistono… se c’è interesse si trova anche il modo, SEMPRE! Un mio caro amico mi disse una volta, “non c’è cosa che un uomo di 30 0 40 anni sano non possa davvero fare!”
Ma nella realtà gli/le attendiste sono tantissimi, e, devo ammetterlo paurosamente forti resistenti, si si avete letto bene , ho detto che sono persone FORTI!
Non si tratta di gente masochista o insicura, tutt’altro… in realtà sono persone molto sicure di se, tanto da non ammettere e contemplare la possibilità che l'altro non sia interessato a loro, piuttosto preferiscono concedere all’altro mille attenuanti (mancanza di tempo, impegni, difficoltà relazionali o emotive), ma non il DIRITTO DI RIFIUTARLE, è un gioco del proprio ego che non tollera il fatto di sentirsi dire un NO NON MI PIACI.
E quindi si resta appesi ad una speranza, ad una telefonata che, di fatto ci permette solo di non vivere, di non cogliere tutto il resto che ci circonda, e spesso nemmeno di vedere chi invece quella telefonata ce la farebbe eccome. Aspettiamo chi non ci vuole èperchè sperare di poter amare è molto più impegnativo che rendersi davvero disponibili ad essere amati
Essere amati è davvero una esperienza meravigliosa, ma anche terribilmente spaventosa, vuol dir emettersi davvero in discussione, lasciar entrare una persona nel nostro universo davvero e magari cambiare idea su tanti aspetti di noi stessi… Amare l’uomo o la donna che scappa ci permette di non fermarci mai davvero, di lottare per il SUO amore e non per il NOSTRO amore. Vogliamo conquistare chi ci allontana perché in questo modo potremmo sempre cantarci la nostra ninna nanna preferita “nessuno mi amerà mai com mamma e papà”… beh che dire, ad un certo punto possiamo e dobbiamo davvero decidere che LASCIARSI AMARE DA QUALCUN ALTRO è importante, e che questo amore arriverà senza troppe attese guerre e strategie… il telefono squillerà presto prestissimo, basta dare il numero alla persona giusta!

mercoledì 19 ottobre 2011

Terapia di coppia. Bellissima ma che fatica!!!

Oggi mi rendo conto sempre di più che i francesi non hanno voglia di lavorare, e forse non sanno nemmeno farlo bene... mi spiego meglio, quando ero a Parigi ho scoperto che pochissimi terapeuti francesi scelgono di fare terapia di coppia, preferiscono vedere i songoli ma la coppia la evitano come la morte...e la motivazione è semplicissima, la terpia di coppia è una delle realtà più faticose che esistano nel mio lavoro
è meraviglioso lavorare con le coppie, e ti offre la vera possibilità di capire coem funziona l''equilibrio di chi hai di frontem puoi davvero vedere e percepire le dinamiche che portano a litigi lotte, incomprensioni... ma è F A T I C O S I S S I M O !!!
Spesso ti rendi conto di cose che non puoi dire apertamente, di realtà che sono difficili da sradicare e di giochi psicologici massacranti che si fanno all'interno della relazione, un casino insomma
Quando hai una coppia davantio inizi a capire che dovrai camminare sui gusci delle uova, che ogni frase sarà letta ed ascoltata da uno dei due partner in modo diverso, che tutti e due cercheranno selvaggamente di portarti dall aloro parte, che sia l'uno che l'altra chiedono in realtà l'aiuto di un professionista per "aggiustare" il partner difettoso, ma raramente vedono quei gesti che rendono così "difettoso" il partner
Quasi sempre devo lottare contro un costante tentativo di triangolazione, una faticata immane... MA
MA... ALLA FINE QUANDO VEDI LE TENSIONI RIENTRARE, QUANDO TOGLI QUELLA COLTRE DI RABBIA E COGLI UNO SGUARDO COMPLICE TRA I PARTNER NEMICI... HAI VINTO
è la vittoria più bella del mondo...
una soddisfazione che riempie il cuore e gonfia l'autostima (ci vuole anche un po' di autostima per lavorare bene!)
Allora mi chiedo... ma che cavolo si aspetta ad andare in terapia? perchè una coppia arriva da me incazzata nera, piena di rancore ed odio, piena di risentimento e delusione? perchè non ha cercato fin da subito di bloccare quel perverso circolo vizioso della rabbia?
Quante coppie arrivano ormai stanche e logore, piene di episodi e circostanze dolorose in cui frasi del tipo "perchè TU HAI FATTO" " TU HAI DETTO" "TU PENSI" sono urlate contro l'altro?
perchè si aspetta così tanto prima di dire... cacchio qualcosa non va facciamoci aiutare
Andare in terapia di coppia è un momento meraviglioso per la coppia, un modo per evitare di mandarsi a quel paese in modo orribile... nopn è certamente una bacchetta magica ma un buon antinfiammatorio si
Come si può costruire qualcosa di buono su una coppia che ha un'infiammazione dolorosa alle gambe? come può una coppia camminare bene verso i propri progetti se ha i piedi bloccati?
Ecco qui che la terpia di coppia può dare una mano... allora perchè non scegliere di chiedere aiuto?
mah... che dire io non so perchè non lo chiedono prima, so solo che, PRIMA SI CHIEDE AIUTO MENO FATICA FACCIO IO...
ok forse non è una buona giustificazione, allora diciamo che, prima si chiede aiuto prima si risolve e meno si spende...

giovedì 22 settembre 2011

PUNTO G...questo sconosciuto!!!!

È ora di fare un po’ di chiarezza finalmente su questo benedettissimo punto G… partendo dal presupposto che non si tratta né di un modello di Fiat ne di un pulsante magico né di un mito metropolitano, vediamo BENE ci che cavolo si tratta!
Allora, nel lontano 1950 un medico tedesco ha scoperto e descritto una zona misteriosa e particolarmente sensibile nella vagina, che si gonfia ed è responsabile di profondissimi e piacevolissimi orgasmi. (ora come abbia fatto a scoprilo, vedetevelo voi, a me basta sapere che questo benedetto uomo l’abbia trovato!) Il nome di questo medico è Ernst Grafenberg, ed ovviamente in seguito ha ispirato il nome del famoso "punto G". Da quel momento in poi per qualche anno la questione sul punto G cadde nel dimenticatoio, già era tanto se si riusciva a gestire la rivoluzione sessuale del 68…se poi si iniziava anche a dibattere sul punto G sarebbe stata la fine davvero!
Fatto sta però che durante gli anni '80 e '90, il nostro eroe il Sig Punto G, torna al centro dell’attenzione. Sessuologi, medici e femministe iniziano a discutere sulla reale esistenza di questa zona hot.
Alcuni ritenevano che fosse una sorta di punto miracoloso o un pulsante magico che una volta stimolato avrebbe SEMPRE fatto raggiungere un super orgasmo vaginale a qualsiasi donna, e altri invece continuarono a negare la sua esistenza.
Quindi il dubbio resta, questo benedetti punto G esiste realmente? E soprattutto dove cavolo si trova "?
Beh, stacchiamoci un attimo dalla scienza in senso stretto, ed analizziamo i dati di fatto, moltissime donne riescono ( con il tempo)a riconoscere ed identificare una piccola area all’interno della vagina che, se stimolata le porta ad avere un profondo orgasmo… quindi direi che la risposta è sì, ci sono molte donne con un punto G! Ma resta comunque il fatto che l’orgasmo femminile, a prescindere dal punto G è sempre raggiungibile con una corretta stimolazione del clitoride! E questo è un fatto INSINDACABILE, quindi, almeno un dato certo sull’orgasmo femminile c’è!
Ma torniamo a ‘sto benedettissimo punto G;, quando una donna si accarezza e “si esplora” ( SIGNORE CARE ESPLORATEVI!! Partite alla ricerca del punto G del punto A, B,C,D,E F, G,H.. di tutti i punti che vi pare, ma cercateliiiiiii!), si accorge abbastanza facilmente che alcune zone della vagina sono più sensibili di altre, specialmente quella vicino al retto quindi situata nella parte posteriore, ed una che si trova nella parte alta anteriore della vagina. Infatti, se ci si esplora bene, ci si renderà conto che esistono due zone sensibili o erogene, e quindi potenzialmente eccitabili: il famoso punto G situato davanti, e un'area nella vagina posizionato nella parte posteriore, verso il retto per capirci. La prima può essere stimolata anche durante la masturbazione, mentre la seconda è più facilmente sollecitabile con la penetrazione.
Ora appare chiara come il sole una sola cosa, non tanto se questo punto G esista per tutte o meno, ne dove si trovi, ne come stimolarlo, ma che VA CERCATOOOOOOOOOOOOOOO, e per farlo CI SI DEVE TOCCARE!
Tutto dipende quindi dalla capacità disponibilità e voglia di ogni donna di conoscersi, carezzarsi e scoprirsi!
Tuttavia, il punto G è una entità anatomica e, quando viene stimolato, può dare orgasmi diversi spesso più a lunghi e intensi
A parte tutto però qualche informazione tecnica voglio darla, giusto per coloro che si sono letti tutto il mio sproloquio pro masturbazione (forse brucerò all’inferno per questa mia campagna eretica!)
Secondo gli scienziati che avallano la sua esistenza, il punto G si trova nel primo terzo della vagina, nella parte anteriore ( quella della pancia per capirci): in teoria basta semplicemente infilare una o due dita piegandole leggermente ( metterle ad uncino per capirci)nel terzo superiore per provare a sentire dove si trova e soprattutto se c’è ! Una volta trovato, sappiate che il massaggio di questa zona può essere divino. Infatti, alcuni giocattoli sono stati appositamente progettati per stimolare il punto G, ma in assenza di un sex toys forse si potrebbe chiedere al partner di farlo… infondo gli uomini sono da sempre esploratori….quindi rendiamoli tutti un po’ dei Cristoforo Colombo alla scoperta del Punto G… certamente la ricerca darà grandissime soddisfazioni ad entrambi!

venerdì 16 settembre 2011

Se non paghi, peggio per te!( e per me!) ecco perchè è importante pagare uno psicologo!

Pulcinella dopo essersi sposato andò a servizio da Re Salomone e vi restò per 20 anni, trascorsi i quali disse al Re: “Maestà ora vorrei andare a casa, ma prima vorrei un suo consiglio”.
“Un mio consiglio? Ti toccherà pagarlo”. “E quanto?”. “Sei ducati”. Pulcinella rimase allibito a tale richiesta ma, visto che tutti conoscevano Re Salomone per la sua grande saggezza, decise di accettare la richiesta del Re e pagò i sei ducati richiesti. Re Salomone prese quindi ad enunciare il primo consiglio:
“Qualsiasi cosa tu veda o senta sta zitto, e fai finta di niente”.
Pulcinella allora replico:
“Grazie mille Re ma questo lo conoscevo già! Ne vorrei un altro”.
Il Re impassibile rispose: “Sono altri sei ducati”.
Pulcinella, iniziando ad irritarsi davvero, tirò comunque fuori altri soldi, e il Re disse: “Non lasciare la via vecchia per quella nuova”.
Questa volta Pulcinella rispose in maniera più energica “Ma Sire anche questo conosco! Un altro”.
Ed il re, ancora impassibile disse: “Altri sei ducati”.
Pulcinella ormai davvero innervosito ed indispettito diede altri soldi al Re, il quale disse: “Non essere impulsivo: pensa prima e poi agisci”.
A quel punto Pulcinella gettò la spugna, non aveva altri soldi e disse quindi “Anche questo lo conoscevo già! Va bene, vado via e vi ringrazio”.
“Un momento”, disse il Re, “voglio darti in dono una torta per te e la tua famiglia, ma mi devi giurare che la mangerai solo una volta arrivato a casa!” Pulcinella accetto il dono e ri ritirò nelle sue stanze, rimuginanbdo sulla spèesa inaspettata e chiedendosi perché un uomo così ricco avesse chiesto proprio a lui, umile e fedele servitore dei soldi in cambio di consiglio così scontati… andò comunque a dormire con questi pensieri, l’indomani lo aspettava un lungo e faticoso viaggio.
Poco dopo esser partito, sul suo cammino Pulcinella si imbatté in una banda di briganti che lo bloccarono e con fare brutale gli dissero“Vogliamo che tu stasera resti a cena con noi.” Pulcinella ovviamente partecipò alla cena. La cena però invece che nei piatti avvenne in teschi e le posate erano fatte di ossa umane,,, Pulcinella iniziò a temere il peggio e fu allora che ricordò “Beh, visto che l’ho pagato sei ducati, metterò in pratica il primo consiglio di Re Salomone!” e così decise di tacere e non fare domande ai briganti…. La mattina successiva i briganti dissero: “Bene, sei stato zitto e non hai fatto domande inopportune, se così fosse stato avremmo fatto di te un teschio per scodella.” E così lasciarono andare Pulcinella che riprese il suo cammino.
Proseguendo il percorso e incontrò un giovane molto simpatico ed gioviale che con fare allegro chiese a Pulcinella dove fosse diretto, dichiarò quindi di conoiscere un’ottima scorciatoia e si offrì di accompagnarlo. Questo ragazzo aveva sulle spalle e con un sacco in spalla molto pesante al quale sembrava tenere parecchio. Ma dopo qualche metro, al momento di abbandonare la strada che conosceva per la scorciatoia propostagli Pulcinella si fermò, ricordò il secondo consiglio di Re salomone, pagato ben 6 ducati,m e disse al giovane che preferiva arrivare più tardi ma arrivare, proseguì quondi per la strada vecchia. Poco dopo sentì dall’altra parte i gendarmi intimare al giovane gli arresti per il sacco che portava: era argento rubato, Pulcinella allora riflettè sul consiglio ricevuto, anche questa volta gli era stato utile! Proseguì così il suo viaggio, infine
giunto a Napoili si recò a casa sua e… sorprepsa, vide un giovane affacciato al balcone della sua camera da letto, Pulcinella immaginò subito il peggio, credendolo l’amante di sua moglie decise di salire su di corsa ed ucciderli entrambi. Tirò fuori un coltello, ma, anche questa volta, salendo le scale gli tornò in mente il terzo consiglio di Re Salomone “pensa prima di agire”, fu così che abbassò il coltello e salì al piano di sopra con l’ide adi chiedere spiegazioni. La moglie, infatti, gli spiegò che quello era il figlio che aveva fatto studiare in con i soldi che Pulcinella le aveva mandato per il lavoro che aveva fatto in tutti quegli anni e che Pulcinella non aveva riconosciuto. Si abbracciarono e Pulcinella si rilassò…
Durante la cena però si ricordò del dono di Re salomone, e disse che il Re aveva mandato a tutta la famiglia una torta: tagliarono così la torta e vi trovarono i 18 ducati con un bigliettino dove c’era scritto “Ho preso i ducati per motivarti a seguire i miei consigli; se tu non mi avessi pagato non li avresti mai messi in pratica!”
Tutto ciò per dire che… il motovo per cui è importante che noi psicologi veniamo pagati non è solo nel riconoscere una nostra professionalità e nel permetterci di fare shopping (ops questa vale solo per me in effetti!) ma il pagamento è la sola garanzia che un paziente ha che prenderà sul serio il cammmino terapeutico!!! Ecco perché i miei pazienti mi pagano, e mi pagano bene, perché, per quanto possano essere scontate le nostre conclusioni, si rivelano spesso valide ma per seguirle ci vuole un quid in più… quid che spesso , l’aver speso dei soldi, fornisce!

giovedì 8 settembre 2011

dipendenza affettiva, la nuova forma di infelicità...

Più mi guardo intorno, e forse anche indietro, più trovo che spesso la paura di non essere amati ci devasta e distrugge nel profondo. Senza un'amore ci sentiamo persi, ci sentiamo incompleti, sbagliati e fallati, merce avariata insomma, una persona che nessuno ama perché, di base non vale nulla
quando poi, miracolosamente troviamo qualcuno che ci ami cadiamo vittime di quella meravigliosa sensazione, la sensazione di essere felici ed amati, una sensazione che è di gran lunga peggio di una droga.... quella sensazione di amore che ci inebria ma terrorizza allo stesso tempo
Ed ecco che una nuova (o a volte vecchia) paura inizia a crescere nel cuore, il terrore che quell'amore svanisca da un momento all'altro, che la persona che ci ama ad un certo punto ci abbandoni e ci mandi via... quella paura cresce di momento in momento, cancellando ogni attimo di più la gioia di stare insiwme, la leggerezza che l'amore porta con se...e, se malauguratamente la paura diventa realtà e la storia finisce, ecco che si apre la botola del baratro, la disperazione più nera e cieca inghiotte la nostra vita, tutta la nostra vita!!! ed è quel punto che realizziamo che senza di lui/lei non riusciremmo più a vivere che DIPENDIAMO dal suo amore come un tossico dall'eroina! purtroppo però capirlo non basta a superare la dipendenza, anzi, se mai fosse possibile comprenderlo ci devasta ancora più profondamente, la luce in fondo al tunnel si allontana sempre di più...e noi ci sentiamo persi e disperati!
Ecco perchè è importante farsi aiutare davvero, confrontarsi con chi vive lo stesso dolore diventa fondamentale per andare avanti!
ecco perchè ho deciso di creare un gruppo per chi soffre di dipendenza affettiva
di seguito vi posto il gruppo, spero possa aiutare qualcuno a superare la dipendenza!
GRUPPO SULLA DIPENDENZA D’AMORE A BRESCIA
Gli obiettivi ed argomenti trattati all’interno de gruppo saranno:
* Definizione della Dipendenza Affettiva e Relazionale, sue caratteristiche, criteri diagnostici ed evoluzione.
*Stili di Attaccamento e relazioni familiari disfunzionali.
*Scelta del partner.
*Relazioni di coppia normali e/o patologiche.*Gelosia e tradimento.
*Come potenziare la propria capacità di autorealizzazione e di autostima .
*Come migliorare la capacità di istaurare rapporti positivi e paritari.
*Come superare solitudine e paura di restare da sola.
Il gruppo si svolgerà tutti i lunedì dalle h 19.00 alle h 21.00
• Il primo incontro del gruppo sarà di tipo informativo e conoscitivo con brevi momenti esperenziali e con la condivisione delle regole di segretezza e sincerità nel gruppo
• Dal secondo incontro ci si dedicherà ai vissuti esperenziali dei membri e si lavorerà direttamente propria dipendenza.
Il gruppo sarà condotto dalla Dr.ssa Francesca Romana Tiberi psicologa e sessuologa clinica
Il gruppo è aperto ad un numero massimo di 10 partecipanti e si svolgerà presso lo studio Costantino a Brescia
Il costo di partecipazione è di €100 al mese (4 incontri mensili) della durata di 2h ciascuno

lunedì 5 settembre 2011

L'OUTING non ha nulla a che fare con l'orientamento sesssuale, ma solo con la propria felicità!

proprio ieri, parlando con un mio paziente omosessuale riflettevo sul concetto dell'ounting, del dichiararsi al proprio mondo per quel che si è davvero...è una scelta difficile da fare, un momento di passaggio di grande dolore e problematicità ma che, alla fine, offre una reale ed enorme possibilità, quella di essere davvero felici
e così mi chiedevo se non potrebbe essere davvero una tappa importante per tutti noi quella di fare outing, non rispetto al proprio orientamento sessuale, ma indendo fare OUTING come esercizio(doloroso per carità) della propria libertà e maturità.
quanti di noi si adattano tutta la vita ad essere ciò che si dovrebbero essere, ad essere come gli altri si aspettano che siano, quanti di noi inseguono ideali altrui, sogni altrui, e tutta la vita cercando di essere quello che gli altri vorrebbero... davvero tanti DECISAMENTE TROPPI!
Forse sembrerò blasfema, ma chissenefrega (scritto tutto attaccato rende ancora di più l'idea), infondo possiamo dire che Gesù Cristo, o S. Francesco o chiunque abbia scelto di dichiararsi al mondo per come è davvero, in un certo qual modo ha fatto OUTING ( non in senso sessuale ovviamente!),ad un certo punto della propria esistenza ha mollato l'idea del "ciò che dovrebbe essere" per abbracciare il "ciò che è" ha detto "IO SONO COSI', IL MIO VERO MODO DI ESSERE E' QUESTO"! Ragazzi che ammirazione e che meraviglioso coraggio!
Bene amo ed ammiro ogni giorno di più i miei amici gay ed anche quelli che nono sono miei amici per la loro forza straordinaria e per il loro infinito coraggio nel rispettare la loro personalità, scegliendo la propria felicità rispetto a quella altrui!
Forse davvero potremmo fare, ognuno di noi, il suo piccolo outing e scegliere di raccontare al mondo cosa siamo e cosa amiamo...
Molti mi diranno, perchè creare sofferenza in chi abbiamo accanto mostrandoci per quello che realmente siamo? perchè un avvocato di successo dovrebbe fare il suo personale outing e scegliere di fare l'insegnate elementare, o perchè la super manager dovrebbe fare outing e dire al mondo che preferisce pulire la pipì dei suoi bambini piuttosto che trattare di grande finanza? Semplice perchè è il solo modo che abbiamo per risparmiarci un mare di frustrazioni e dolori. Impariamo dunque qualcosa dalla forza di chi fa outing, e nel nostro piccolo cerchiamo di imitarlo! Da oggi il mio nuovo proposito sarà quello di fare un piccolissimo outing al giorno
il primo di oggi è...
io amo essere un po' ciccia, so che tutti si aspettano da una professionista di 36 anni di essee in canna, bellissima, alla moda e super trendy, beh io amo essere un po' ciccia, portare la mia bella 48 ed essere diversa! ECCO! ohhhhhhhhhhhh mi sento meglio! ahh e ci aggiungo che odio scrivere, e non so farlo, odio la punteggiatura e non so metterla... quindi... beh... ve ne sarete accorti da soli, leggere ciò che scrivo (rigorosamente senza rileggerlo) non è un'impresa facile!

TENTAZIONE....come generare il caos nella propria vita

Lo ammetto, ne sono molto spesso vittima, così spesso a portarmi a chiedermi che cosa sono davvero le le tentazioni, oggi in particolare mi sono ritrovata a pensarci ed a chiedermi come affronterei in terapia un argomento del genere…
Il più delle volte cerco di capire, insieme a chi ho davanti perché si ha proprio quel desiderio specifico, perché di TENTA proprio quella cosa e cosa ci può dire della situazione attuale… ok belle parole vero? Ma nella realtà che cavolo facciamo davanti a qualcosa che ci attira davvero? E soprattutto, la domanda che ci ossessiona è, non tantop perché mi viene una determinata tentazione (spesso il perché lo sappiamo bene, perché quel qualcosa ci piace da morì!) ma piuttosto ORA COSA DIAVOLO FACCIO???? Si perché in effetti una tentazione resta placida e silenziosa in un cantuccio fino al momento terribile in cui, toh… oddio, posso realizzarla, e lì sono caxxxi acidi (perdonatemi il francesismo, ma quando ce vo’ ce vo’!) ORA COSA FACCIO????? La soluzione più diffusa, ed a volte anche la migliore è darsi alla fuga, anche io, come professionista affermo che, certe volte è meglio evitare una situazione troppo rischiosa… però che voglia di cedere, che voglia di dire si di lasciarsi andare….
Solitamente le tentazioni non sono altro che desideri che, sappiano, non poter realizzare per diverse ragioni, spesso esterne a noi e quindi ci ossessionano fino ad un certo punto, ed il trucco forse è proprio nell’evitare di mettersi troppo in “pericolo” restando a debita distanza dall’oggetto incriminato… un po’ come gli alcolisti con l’alcool, il solo modo per resisterli è EVITARE!
Ecco allora che vi riporto qualche domanda e risposta rispetto alla tentazione creata con la mia amica Sara Ficoccelli, grandissima giornalista e ragazza super simpatica!
- perché non riusciamo a resistere alle tentazioni?
una tentazione rappresenta in qualche modo un bisogno, un desiderio che vorremmo soddisfare e quindi ricerchiamo in ogni modo di colpare quella mancanza. L’essere umano è naturalmente spinto alla ricerca dell’equilibrio della stabilità e per raggiungerla deve essere “in pace” vale a dire, senza desideri insoddisfatti , la famosa pace dei sensi che ricerchiamo ad ogni costo altro non è che la serenità che deriva dal non desiderare nulla di più e dal non sentirsi tentato da alcunché
- quali studi sono stati fatti finora sull'argomento?
La tentazione è da sempre stata oggetto di studio, in ogni campo, a partire dalla religione (nella Bibbia la tentazione è un tema che ricorre molto spesso) alla biologia, medicina,psicologia… tutte le scienze moderne ed antiche hanno ceduto alla tentazione di studiarla e capirla meglio…
- esiste un modo per arginarle o tenerle sotto controllo?
Il nemico naturale della tentazione, da sempre, è LA FORZA DI VOLONTA’, la capacità umana di discernere e di scegliere cosa davvero vuole. Per tenere sotto controllo la tentazione è necessario che la forza che si oppone al desiderio di assecondarla sia ugualmente o più forte. In pratica, il desiderio di monogamia deve essere più forte o almeno ugualmente forte a quello di avere altre donne/uomini. Solo così possiamo davvero resistere alla tentazione, altrimenti, se non opponiamo alla tentazione un adeguato antagonista, alla fine le cederemo

- ci sono individui più predisposti di altri a subirle e a tenerle a bada?
Certamente le persone con una struttura di personalità più rigida, coloro che amano tenere tutto in ordine e sotto controllo sono maggiormente in grado di tenerla a bada ma, dall’altro lato la subiscono di più. La tentazione per chi è abituato a seguire le regole ad a tenere tutto sotto controllo è estremamente attrattiva e l’oggetto della tentazione è più fortemente desiderabile.
Le persone più flessibili, meno controllate tendono a cedere più facilmente alle tentazioni, ma nello stesso tempo ne vengono attirate anche meno, non sentono così forte l’aspetto del proibito che tanto affascina. La loro predisposizione al cedervi fa si che si alzi la soglia di sensibilità.
- quanto conta l'imprinting culturale?
L’imprinting culturale è molto importante, la tentazione ha profondamente a che fare con il nostro concetto culturale del bene e del male, di ciò che è lecito concedersi e ciò che non lo è. Da piccoli impariamo subito quali desideri sono realizzabili e quali passeranno dall’altro lato della sottile linea rossa della tentazione, del vorrei ma non posso. Ogni cultura ha la sua linea rossa e noi solitamente impariamo prestissimo i limiti del ciò che possiamo o meno concederci
- quali aree del cervello sono interessate dal fenomeno tentazioni?
Diciamo che davanti ad una tentazione si attivano almeno 2 parti del nostro sistema nervoso centrale l’ippocampo e l’amigdala. Queste due aree specifiche costituiscono qiuello che potremmo chiamare il nostro cervello emotivo. Davanti ad un desiderio, e quindi ad una tentazione elaborano le varie possibilità, valutano le possibili conseguenze e grazie alla memoria confrontano la situazione presente con le esperienze passate ed alla fine e scelgono se cedere o meno. È come se valutassero velocemtne tutte le possibilità e le variabli, inserendo nel calcolo anche i sentimenti ed i vissuti passati ed alla fine decretassero un SI CEDO o un NO NON CEDO.
- quanto è vero che più una cosa viene proibita e più abbiamo voglia di farla?
Moltissimo, il senso del limite e del controllo ha un valore immenso nella nostra percezione di desiderabilità, più qualcosa è distante da noi e difficile da raggiungere più al ricerchiamo ( meccanismo alla base della vendita degli oggetti di lusso). È collegato al nostro desiderio di sperimentazione e di dominazione, inoltre spesso ciò che viene proibito è obiettivamente qualcosa di molto piacevole ad al contempo pericoloso, l’individuo però non coglie immediatamente l’aspetto pericoloso ma solo quello gratificante, aspetto che accresce il suo potere attrattivo anche grazie al divieto imposto.
- quanto fa bene abbandonarsi alle tentazioni, una tantum?
In generale abbandonarsi alle tentazioni solitamente non è così negativo , se la quantità degli abbandoni è bassa i rischi sono pochi, ciò che dobbiamo tenere sotto controllo è la quantità, vale a dire la voglia di abbandonarsi sempre più spesso. Altro aspetto fondamentale nell’abbandonarsi ad una tentazione e valutarne le conseguenze future, non solo per noi ma anche per chi ci circonda. Possiamo dire che, cedere ad una tentazione è possibile, talvolta piacevole, ma è fondamentale che la scelta di farlo coinvolga solo noi e non terze persone.

martedì 2 agosto 2011

VOGLIO CAMBIARE MA...

A volte in terapia mi rendo conto davvero di quanto forte sia la nostra effettiva resistenza al cambiamento. La frase che per me è un segno inequivocabile di resistenza è " si ok...PERO'"...QUEL PERò CI BLOCCA COMPLETAMENTE... fa si che inizi il più classico dei giochi del SI MA....
in cui una delle parti in causa propone un cambiamento e l'altro risponde con il più classico dei SI; MA::: oppure SI PERo'...
di solito quando inizio a vedere la comparsa dei si ma o si però mi fermo a riflettere e smetto di proporre possibili alternative, lo faccio perché il gioco del SI MA è il più pericoloso del mondo, rende tutti infelici alla fine, quindi meglio fermarsi subito!
Ma quanta fatica facciamo per resistere davvero al cambiamento? Quante energie spendiamo per trovare giustificazioni valide al restare nelle nostre posizioni, non che ci sia nulla di male, ma se siamo noi i primi a ritenerle posizioni sbagliate, mi verrebbe da chiedermi, ma cavolo dici che vuoi cambiare, ti offro una possibilità alternativa e inizia a fare mille problemi? Fortunatamente però non faccio la fioraia (non mi piacciono nemmeno i fiori... citazione colta dall'mmpi) ma faccio la psicologa e quindi il mio radar "resistenza" si attiva e l'allarme suona aiutandomi a fermarmi immediatamente!
in pratica quindi ci opponiamo con le unghie e con i denti alle novità, alle nuove possibili condotte da adottare, risposte da dare, atteggiamenti da assumere... spesso di aggrappiamo quasi con cieca disperazione ai nostri cliché, pur sapendo che ci fanno stare male, che ci danneggiano MA CHE CONOSCIAMO TANTO BENE!
In terapia faccio spesso un esempio per far capire ai miei pazienti quanto profonda sia la nostra resistenza al cambiamento...
"immagina di essere un attore e di dover fare un'audizione per un ruolo che ti piace molto. per questa audizione hai scelto 2 possibili monologhi
il primo monologo non ti piace più, sai che non piace molto nemmeno all'altro, che non esalta le tue potenzialità e non ti valorizza davvero... però lo conosci a menadito! lo sai benissimo, sai perfettamente tutte le battute, tutte le pause, lo conosci talmente bene che riesci persino a prevedere le reazioni, minuto per minuto, di chi ti ascolta...insomma, è un monologo davvero orribile ma tu lo sai recitare benissimo.
Il secondo monologo invece è davvero bello divertente e certamente adatto all'audizione, lo hai provato forse un paio di volte quasi per caso, quindi, in realtà non lo conosci affatto bene, lo sai a grandi linee ma non lo sai benissimo, non sai nemmeno come lo prenderà chi ti ascolta, non sai che reazioni potrebbe avere e che conseguenze potrà portare... però sai che è davvero bello...
TU QUALE MONOLOGO SCEGLIERAI ALLA FINE?"
La stragrande maggioranza delle persone sceglie il monologo sfigato e triste ma che conosce bene!
Ecco qui quindi la situazione, molte, troppe volte nella nostra vita recitiamo un monologo che non ci piace ma che sappiamo a memoria, invece di rischiarcela con un monologo nuovo... ma che purtroppo se non proviamo a mettere in scena, non conosceremo mai...
La domanda ora nasce spontanea, tu quale monologo sceglieresti?

venerdì 29 luglio 2011

Cheaterville ovvero La città dei cornificatori…

Cheaterville ovvero La città dei cornificatori…
"Non essere l'ultimo a sapere" è la promessa di base di un sito web che ho scovato oggi navigando. Lo scopo di chaterville è quello di raccogliere e mettere su pubblica piazza gli infedeli. Il luogo in questione si chiama Cheaterville , che in italiano potrebbe essere tradotto "la città degli infedeli", una sorta di database dei traditori e di coloro che insinuano le coppie.
Ma come funziona questo sito? Beh inutile dire che mi sono divertita a studiarlo un po’,allora vediamo, in primis si inserisce il nome e cognome della persona che si desidera cercare, e la città, poi si invia " Cerca "e tadáaaan! Ci dovrebbe saltare fuori il profilo di questo uomo o donna con cui vorremmo iniziare la nostra relazione. Ho provato ad inserire un nome comune come John Smith e mi è uscito il post di una vittima di john che avverte riguardo al fatto che il tizio ha 3 figli e finge di stare per divorziare e ci mette in guardia sulla sua falsità…ecc ecc …
Il motore principale di questo sito sembra essere il desiderio di vendetta dei traditi, che desiderano, in un certo modo, tagliare le gambe, o meglio sputtanare la persona che li ha traditi, sentimento per altro condivisibile, ma mi chiedo fino a che punto possa risultare efficace, divertente e momentaneamente appagante si, ma efficace non so…!
L’unica vera efficacia che riesco a trovare consiste nella possibilità di tirar fuori la propria rabbia URLANDO in rete la propria sofferenza e, come in una sorta di rito catartico, liberarsi dall’umiliazione e dal dolore ricevuto. Il vero beneficio potrebbe però essere di natura preventiva, vale a dire, magari prima di iniziare la storia con un tizio/a potremmo ricercare il suo nominativo, avere una sorta di referenze affettive, così da capire se è o meno un/a recidivo del tradimento.
Non so, e francamente non credo, che Cheaterville raggiungerebbe un gran successo in Italia, soprattutto per il potenziale rischio molestia che è insito alla natura del sito… se un ex ci iscrivesse (per rabbia) al sito potrebbe minare la nasciata di future relazioni, una vera e propria forma di molestia virtuale. Potrebbe portare ad una sorta di “caccia alle streghe”moderna, molto molto pericolosa a mia avviso per le relazioni.
Pensate se un giorno ritrovate la foto ed il nome del vostro partner, quanto dolore ne deriverebbe e poi vogliamo considerare lo sputtanamento? Nooooooo non credo possa essere una buona cosa!
Però fateci un giro, può essere istruttivo, molto istruttivo, soprattutto per quelle persone che iniziano storie con partner già impegnati…

mercoledì 27 luglio 2011

I bravi ragazzi non sono sexy!

"me li cerco con il lanternino gli uomini con mille problemi ", "me li trovo tutti io i cattivi ragazzi ", “ho la calamita attira figli di buona donna”. Quante volte abbiamo inveito contro la nostra sfortuna in amore?

Ora un nuovo studio, condotto dalla British Columbia University, in Canada, ci ha svelato il vero volto di quella che noi abbiamo sempre chiamato sfortuna e destino. Questo studio ha dimostrato che i ragazzi difficili ci conquistano il cuore senza fare nulla, ed il motivo è che ci sentiamo attratte, in modo istintivo da questa classe di uomini, QUINDI: NON ABBIAMO PIÙ SCUSE, siamo noi le sole responsabili delle nostre scelte sbagliate
Questo studio dimostra che l’equilibrio e la serenità non sono particolarmente sexy per le donne che trovano gli uomini felici sorridenti molto meno sessualmente attraenti rispetto alla tipologia di uomo presuntuoso o timido ... almeno a prima vista.
Ragazze questa è una notizia terribile, perché la "prima impressione" di solito ha un peso molto importante nelle scelte affettive che facciamo.
La ricerca è stata condotta su un migliaio di volontari (uomini e donne) a cui sono state mostrate delle foto di persone del sesso opposto, esprimenti emozioni diverse: felicità, orgoglio e timidezza.
Mentre le donne hanno evidenziato una preferenza per gli uomini che sembrano fieri e forti o un po’ timidi, gli uomini hanno trovato più attraenti le ragazze che sembravano felici e serene, e meno desiderabili cloro che apparivano orgogliose e altezzose .
La spiegazione che danno gli scienziati alla scelta femminile sembra essere legata alla teoria evoluzionistica, è infatti ragionevole che le donne si stentano maggiormente attratte dai maschi più “dominanti” (quelli che nella foto dello studio avevano una postura più eretta, e ed erano protesi in avanti ) perché il loro status sociale solitamente denota l’esistenza di mezzi e capacità di sostenere la coppia e la loro prole.
Ma dobbiamo considerare una cosa IMPORTANTISSIMA!! SIGNORE , NON VIVIAMO PIÙ NELL’ETÀ DELLA PIETRA!!!!! , e nel XXI secolo non sembra essere un grande affare avere accanto a un uomo dominate e presuntuoso.
Quindi, è ora di trasformare questa scelta fatta su un piano genetico / culturale in una scelta meno istintiva ma più serena. Impariamo ad essere caute nelle nostre prime impressioni perché potrebbero condurci a future scelte sbagliate e sofferenze! e non dite frasi del tipo "all'inizio sembrava tanto un bravo ragazzo2 perchè sapete che state dicendo una cavolata, il figlio di buona donna ha un profumo tutto particolare che fiutiamo all'istante!
Cerchiamo di essere più disposte ad aprire il cuore al sorriso splendido, aperto e onesto dei bravi ragazzi, dei ragazzi felici, sereni e tranquilli. Infondo la la felicità è contagiosa. E perché no … sexy!

giovedì 21 luglio 2011

Ma che fa un sessuologo? cosa gli dici ai pazienti?

In molti si chiedono cosa faccia davvero un sessuologo
ma che lavoro è?
cosa ti dicono i pazienti?
cosa cercano? di cosa hanno bisogno? e tu? tu cosa gli dici? come li aiuti? ma non ti vergoni mai, non sei mai in imbarazzo?
So bene che sono solo alcune delle domande che le persone si fanno rispetto al mio lavoro, ed oggi ho proprio voglia di provare a spiegare che cosa fa un sessuologo nella pratica
Allora vediamo... di solito per prima cosa mi contattano telefonicamente, la telefonata può essere di due tipi, o diretta per prendere un appuntamento " buongiorno dottoressa vorrei prendere un appuntamento" oppure un po' più discorsiva con annesso racconto del problema "buongiorno dottoressa, io la contatto perché vorrei prendere un appuntamento, sono anni che ho problemi di eiaculazione precoce ma solo adesso mi sono deciso a venire perchè le cose con mia moglie stanno peggiorando molto e mi rendo conto che dovrei fare qualcosa",ovviamente al posto dell'eiaculazione precoce potete mettere un qualsiasi altro problema
A questo punto preso l'appuntamento arriva il primo incontro, solitamente a seconda della patologia riesco ad immaginare l'orario di arrivo del paziente, ma per rispetto nei confronti dei miei pazienti non vi dirò nulla su questo
Veniamo dunque al primo incontro, cosa succede quindi nello studio di un sessuologo? Succede quello che succede da qualsiasi altro professionista, ci si siede su un comodo divano e si inizia a raccontare il problema... di solito ascolto almeno la prima 20ina di minuti, facendo poche domande, poi inizio a fare domande, mi informo sul problema
ok, sono troppo vaga... facicamo così, immaginiamo il paziente della telefonata con l'eiaculazione precoce
Durante la chiacchierata di solito chiedo da quanto c'è l'eiaculazione precoce, se c'è sempre stata con tutte le partner o solo con quella attuale, se è presente in ogni situazione, se ad esempio nella masturbazione c'è (ebbene si, chiedo anche come va quest'aspetto... per me è importantissimo saperlo!), chiedo ad esempio come vive il momento di fare l'amore, se si sente agitato, spaventato... in che modo cerca di evitare che accada (si masturba prima del rapporto? pensa alla nonna del suo amico in quel momento), insomma cerco di inquadrare al meglio la situazione. vi chiederete, ma fai domande dirette o giri intorno? no no le domande sono dirette, e tranquillamente ho risposte dirette, di solito le persone si stupiscono proprio di questo, della serenità e tranquillità con cui possono parlare di queste cose.
Chiacchieriamo delle prestazioni sessuali come lo faremmo di qualsiasi altra cosa, senza peli sulla lingua ed inutili imbarazzi.
E poi che fai? che gli dici?
di solito le prime 2 o 3 sedute servono per capire meglio e rassicurare sulla "normalità e risolvibilità" del problema, ho notato che quando si ha un problema sessuale si teme che non si risolverà mai, che facic aparte di noi e che, tutto sommato siamo i soli a soffrirne... quindi direi che le prime volte servono proprio a capire che non c'è nulla di cui vergognarsi, che siamo pronti a lavorare insieme per risolvere il problema.
E poi che fai?
Poi spiego come funzionerà la terapia, ed il fatto che ci saranno i famosi esercizi da fare a casa, da soli! Inizialmente anche qui c'è chi accoglie la cosa con molta tranquillità e chi, invece, ha qualche resistenza (le resistenze di solito sono del tipo, "ma io non ce la farò mai" oppure " se mia moglie mi becca?". In generale però anche chi fa qualche piccola obiezione iniziale poi si rende conto che non cedo di un millimetro, che gli esercizi LI DEVE FARE e si adatta di buon grado
Che altro aggiungere? Beh che è un lavoro bellissimo, vedere un paziente dopo un po' che entra in seduta con un sorrisone dicendomi che è durato mezz'ora, oppure che non ha perso l'erezione, o una paziente che è riuscita per la prima volta a fare l'amore e magari ha anche raggiunto l'orgasmo, non ha prezzo! Quando abbiamo dei successi ce li godiamo e mi faccio raccontare tutto per filo e per segno, assaporando la loro felicità come fosse la mia!
Si si è un lavoro bellissimo, per questo adoro i miei pazienti, loro sono la mia gioia ed aiutarli non è solo il mio lavoro, ma anche la mia passione!
io dico sempre, non faccio la psicosessuologa, io SONO una psicosessuologa

martedì 19 luglio 2011

qualche regola, forse, per diventare brava a letto....

Tempo fa mi sono trovata a dover stilare, per un giornale, una serie di regole per diventare "brava a letto", ora ritrovandole nel mio pc ho deciso di pubblicarle anche nel mio blog...
spero sia stata una buona idea!

Tutto quello che nessuno vi dirà mai sul sesso....
Queste piccole regole devono diventare un tuo MANTRA NEL SESSO
allora vediamo.....

Un uomo ha la necessità di vedere il tuo corpo, anche se in condizioni di scarsa illuminazione. Il buio è molto sessualmente demotivante. Quindi ACCDENDI ALMENO UNA CANDELA! non può solo intuirti, ricorda che il senso che lo eccita di più è la vista

Cerca di non utilizzare solo il letto per fare l’amore…è pieno di alternative, cambia posto!


Pendi l’iniziativa tutte le volte che hai voglia di fare l’amore!

Parla di sesso con il tuo uomo, non è un estraneo! Dimostragli, anche così la tua libertà e tranquillità rispetto alla sessualità

S-E-D-U-C-I-L-O- anche se ti senti brutta, grassa, fuori forma!

Non ti far pregare per fare sesso "non è un favore" o una concessione che fai al tuo uomo, è un piacere.

Si sempre attiva e partecipativa, non entrare in modalità passiva quando lui prende l’iniziativa, ncanza di iniziativa, è ciò che li infastidisce di più.

Diventa un’esperta nel sesso orale

Si naturale nel momento in cui raggiungi l’orgasmo, esagerare con grida e gemiti rende il tutto finto e scenografico

Rispetta i suoi tempi e la sua pausa refrattaria dopo il rapporto

A letto immaginati come una prostituta e comportati come tale ogni tanto, con il tuo uomo va bene tutto.

Non esagerare con la ricerca di coccole dopo il rapporto

Se non vuoi avere rapporti anali rifiuta gentilemtne senza farlo sentire un pervertito solo per avertelo chiesto!.

Se ti chiede come è andata e se è stato bravo, elencagli le cose che ha fatto e che ti sono piaciute di più.

Il 'Oggi ho un mal di testa': un classico. Cambia scusa.

"i complimenti non sono stati inventati solo per le donne" gratificalo con complimenti se ti ha fatto provare piacere

Ogni tanto vai tu a comperare i preservativi.

I capezzoli dell'uomo non sono inutili, non sono decorativi ricordati di considerarli nei preliminari.

Lascia che ti guardi godere, si eccita tantissimo vedendoti raggiungere l’orgasmo

Chiedi quello che desideri, non essere timida. Facilitargli questa operazione lo aiuterà a sentirsi bravo a letto!

Dimostra con il corpo cosa ti piace davvero, senza fare la maestrina

Usate tutto il corpo per dargli piacere, l’olio può essere un meraviglioso alleato per dargli piacere

lunedì 18 luglio 2011

solo per donne.. la fellatio, ovvero,gola profonda docet!

Nella mia esperienza come sessuologa, ho parlato con molti uomini e gran parte di essi mi ha confessato di considerare la fellatio una pratica fondamentale per la sessualità ma, purtroppo, poco amata dalle donne (e te pareva?)

ma di cosa si tratta davvero? il famoso "pompino" tecnicamente chiamato fellatio ,è una forma di sesso orale che consiste nel leccare e succhiare il pene e lo scroto («fellatio"deriva dal latino«fellare» , significa "leccare" e non solo succhiare, ragazze leccare!))
.

Anche se non sembra, in realtà è un atto sessuale che può dare molto piacere ad entrambi i partner, ma è importante che non venga mai imposto da parte dell’uomo, quindi se il vostro lui vi prende, più o meno delicatamente la testa portandosela all'altezza del pube sentitevi libere di mordere ! (cattiva questa ehhh? e ma quando ce vo' ce vo')

In ogni caso, l’igiene è molto importante nel sesso orale, e noi signore lo sappiamo bene, quindi consigliare al nostro partner un bel giretto in bagno prima non è male... ok è un po' diretto, beh alla fine siamo noi che dobbiamo "operare",quindi diretto o no, perfavore chiedete una bella doccia accurata prima. Inoltre a parte a questione odore, c'è la questione sicurezza e protezione,i genitali devono essere sempre puliti al fine di evitare il contagio con malattie sessualmente trasmissibili, quindi ragazze occhio!

Ma veniamo al dunque, dopo anni di conversazioni con uomini a livello intimo, mi sneto di poter dare qualche indicazione

1 .- Guardare negli occhi, mentre si fa la fellatio, è un dettaglio che gli uomini trovano adorabile e molto eccitante

2 .- Se non si utilizza il lubrificante , assicurarsi che la lingua sia molto bagnata così da scivolare meglio e aumentare la sensibilità

3 .- Al fine di eccitare il vostro uomo prendete voi l’iniziativa iniziando a spogliarlo con la chiara intenzione di praticare un rapporto orale

4.- Se ancora non c’è l’erezione , inizia solo a leccare il pene e portarlo delicatamente alla bocca. Così come le donne, anche alcuni uomini hanno bisogno di un po ' più di tempo per eccitarsi.

5 .- Respira sul pene e soffia delicatamente con l'alito caldo.

6 .- Massaggia delicatamente i testicoli, sono molto sensibili.

7 .- Coinvolgi anche i testicoli nel rapporto orale, baciali e leccali come tutto il resto del pene, assicurati di coprire i denti con le labbra e basta usare la lingua per questa operazione.

8 .- Non aver paura di usare le mani sul pene, un buon rapporto orale implica l'utilizzo di tutte le risorse disponibili per rendere l'esperienza molto piacevole per il vostro partner.

9 .- Ricordati di stimolare il glande.

10 .- Non concentrarti solo sul pene, guardalo spesso negli occhi e bacialo

12 .- Digli quanto ami baciarlo e quanto ti eccita farlo, le donne come gli uomini possono parlare sporco in certe situazioni


Ho scritto questi suggerimenti, senza un ordine particolare, poiché non vi sono regole assolute da seguire, basta fare quello che si desidera e che dà piacere ad entrambi i partner

domenica 17 luglio 2011

VOTE MR.CLIT! Comitato per la promozione ed il raggiungimento dell'orgasmo femminile!

Ecco, ho deciso, formo un comitato per la promozione ed il raggiungimento dell'orgasmo femminile!
ehh beh, è proprio ora! Ricevo ogni giorno un mare di mail e telefonate di donne, più o meno giovani, alla ricerca dell'orgasmo perduto (talvolta mai avuto! ed allora mi chiedo: come è possibile che sia così diffuso il problema dell'impossibilità o incapacità di raggiungere l' orgasmo da parte delle donne?
Ebbene, dopo anni di lavoro, ho una mia teoria... la colpa è al 50% delle donne
al 50% degli uomini, al 25% delle mamme al 99% dell'informazione.... ok ok le statistiche non sono il mio forte lo so, lasciamole perdere!
allora vediamo nello specifico
Causa numero 1)
LA COLPA è DELLE DONNE
perchè? Semplice, molto spesso non lo cercano nemmeno, lo fingono, e si accontentano di farsi vedere soddisfatte ed appagate dal proprio partner. Quando va bene, sperano che la prossima volta riescano (per grazia divina) a raggiungerlo, quando va male, nemmeno ci sperano più e si accontentano così... no vi prego noooooooooooooooooo
ma porca miseriaccia, perchè viene ancora considerato un optional dalla stragrande maggioranza di noi? ok, a livello biologico non è essenziale per la procreazione ( nel maschio ovviamente si!) ma cavolo nel 2011 dovrebbe diventare essenziale per la nostra soddisfazione sessuale. Ragazze non vi arrendete, esattamente come non vi arrendente ad avere la cellulite, non arrendetevi ad avere un rapporto senza orgasmo
altro comandamento oltre al NON ARRENDERSI MAI è: NON FINGETE!
Fingere, oltre ad essere una fatica enorme e crea dipendenza. In che senso dipendenza? Beh se lo fate la prima volta ed il vostro lui è tutto bello felice e si sente un super amante SICURAMENTE le volte che seguiranno voi avrete piacere a fargli vivere il suo momento di gloria, ed eccoci nel circolo vizioso! No non si finge!
Punto numero 2)
COLPA DEGLI UOMINI
ohhhh, ora vediamo i nostri cari uomini come sono responsabili... dunque dunque, i cari preliminari ci sono? spessissimo no...carezze, baci, frasi sussurrate, massaggi sexy, cunnilingus o masturbazione ci sono? La risposta solitamente è "si abbastanza direi, i primi 5 10 minuti, ma a volte anche meno!" Oddio 5 10 minuti ed a volte meno? ma siamo pazzi? e come fa una donna a venire? pensando al nuovo paio di scarpe che vuole comprare? si... direi che forse è il solo modo! Poi vi sconvolgete se finge??? Altra domanda de fuego, durante l'atto stimolate il clitoride? e qui cadono quasi tutti:NO MAI perchè dovrei stimolarle il clitoride anhce durante l a penetrazione? siiiiiiiiiiiiiii devi stimolarlo, scegli tu il modo che ti piace di più (con le mani, con una posizione giusta) ma falloooo!!!!
Allora ecco a voi la verità del nuovo millennio LA PENETRAZIONE NON BASTA
ripeto, magari il messaggio è più chiaro LA PENETRAZIONE NON BASTA! ancora una volta vah... LA PENETRAZIONE NON BASTA! ora è chiaro? speriamo
Causa numero 3)
LA COLPA è DELLE MAMME
Oddio sono mamma anche io, aiuto! Allora cerco di spiegarmi meglio vah
quante donne non hanno ricevuto, in qualche modo il messaggio che è meglio non essere troppo attive sessualmente? che una BRAVA RAGAZZA non fa sesso fuori dal matrimonio? che una brava ragazza non si tocca e non si masturba ( qui casca l'elefante, l'asino è troppo piccolo!)? Sono piena di amiche e pazienti che , candidamente mi dicono
" ma io non mi tocco"
come non ti tocchi? come cavolo fai a non fare autoerotismo ed a pensare di raggiungere facilmente l'orgasmo?
"beh magari ci pensa lui"
ma scusate, gli uomini si "esercitano" da soli anni prima di arrivare al primo rapporto sessuale e noi?
Noi il più delle volte arriviamo alla nostra prima volta con la patata inesplorata, conosciamo meglio Marte che la nostra patata!
Ok le mamme ci hanno detto che le brave bambine non si toccano, ma è una follia! la masturbazione SERVEEEEEEEEEEE!!!! se non impariamo da sole come funzioniamo, come potremmo insegnarlo al nostro partner? come possiamo dire a lui come deve toccarci per farci godere se non lo sappiamo nemmeno noi? grrrr mi arrabbio quando sento che ci sono donne che non lo fanno mai (a parte che spesso nemmeno ci credo!)
Quante di noi hanno imparato che nel sesso si può trasgredire e godere ed avere piacere? pochissime, azzardo a dire, quasi nessuna! Moltissime donne ancora sentono quel lieve senso di colpa rispetto al sesso che le porta a dire... vabeh, niente orgasmo? no problem
No problem de che????????? è un problem, e vi posso assicurare che alla lunga lo sarà sempre di più, quindi, sfanculate le idee di mammae cercate di provare piacere!
Infine la causa più importante
L'INFORMAZIONE
Anzi , direi , la mancanza di informazione
ALZI LA MANO CHI SA CHE L'ORGASMO FEMMINILE è SEMPRE, E DICO SEMPRE CLITORIDEO?
no no , dottoressa, lei si sbaglia, io l'orgasmo vaginale ce l'ho... ahhh si? e secondo voi da dove arriva la sensazione del piacere se non da una stimolazione indiretta del clitoride?
è quel meraviglioso aggeggino , o cme direbbero qui in Francia quel fantastico "truc" che abbiamo proprio tra le grandi e le piccole labbra, che ci permette di godere! Si ok, la penetrazione è piacevole ma se non si stimola il clitoride addio orgasmo!
Ognuna di noi ha una conformazione particolare e se, disgraziatamente, il nostro "truc" è un po' piccino, addio orgasmo, ci vuole la stimolazione diretta anche durante la penetrazione!
Insomma il clitoride va coccolato, baciato accarezzato e stimolato altrimenti... ciao orgasmo ciao!
in conclusione direi SIGNORE E SIGNORI, PER PROMUOVERE IL RAGGIUNGIMENTO L'ORGASMO VOTE FOR CLITORIDE!

venerdì 15 luglio 2011

il poliamore...forse significa essere un po' "zoccole" (sia per gli uomini che per le donne ovviamente!)????

COS'E' PER TE IL POLIAMORE? CHE SIGNIFICA QUESTA PAROLA?

Il poliamore in realtà, a mio avviso, ha ben poco a vedere con il sesso. La sessualità è sì una modalità di espressione dell’amore ma non è certamente la sola. Il poliamore implica la capacità umana di amare più soggetti contemporaneamente, un esempio chiaro è quello di una madre che ama indistintamente ed ugualmente i suoi 3 o 4 figli, o l’amore per i propri fratelli o per i propri genitori, in questo caso i sentimenti che ci legano a coloro che amiamo hanno differenti sfaccettature e sfumature, per ognuna delle persone amate. In pratica per poliamore si intende la capacità di amare in maniera totale ( con tutta la rosa dei sentimenti) ed esclusiva i propri partner. Ciò che è importante capire è che per poliamore non si intende il semplice vivere più rapporti nello stesso momento ma l’amare profondamente ogni partner come se fosse l’unico.

Poliamore significa una relazione d’amore esclusiva con più partner. Ogni volta che ci si relazione con quel partner lui è per noi l’ unico ed il solo, e l’amore che proviamo per lui, nel momento in cui siamo con lui è totale ed esclusivo.

Il Poliamore può andare bene solo in determinate fasi della nostra vita, nel momento in cui però iniziamo a progettare un futuro è importante concentrare le nostre energie affettive solo su un partner



- CHE DIFFERENZA C'E' TRA IL SENTIRE IL BISOGNO DI AVERE PIU' PARTNER ALLA VOLTA E IL BISOGNO DI AVERE PIU' AMORI ALLA VOLTA?

Il bisogno di avere più partner alla volta nasconde una spaccatura tra il vissuto affettivo e quello sessuale. La ricerca di più partner non è sempre legata( almeno non a livello conscio) alla insoddisfazione di coppia, ma esclusivamente ad una insoddisfazione sessuale. Più partner soddisfano il desiderio di seduzione e di gratificazione della propria femminilità.

Al contrario, il desiderio di avere più amori nasconde una profonda richiesta a livello affettivo. Si ricerca non solo la sessualità ma tutta quella gamma di sentimenti di cura e di amorevolezza tipici del rapporto d’amore esclusivo.

Il bisogno di avere più amori può quindi essere una caratteristica comune a tutte quelle donne che avvertono forte la necessità di sicurezza ed accettazione affettiva da parte dell’ altro

In generale il desiderio di più amori alla volta contempla una sorta di giustificazione morale che ci permetta di fatto di non entrare mai in una relazione esclusiva e “adulta” con l’altro, contemplando i limiti e le difficoltà che ogni rapporto ci impone.



- QUANTI TIPI DI POLIAMORE ESISTONO SECONDO TE?

L’amore è un sentimenti unico come moltissime sfaccettature.

Il numero di persone che siamo in grado di amare non ha limite, ma le modalità certamente possono variare.

Esiste il poliamore che comprende la sessualità, quindi verso più partner

ed il polimanore senza sessualità, quello che proviamo per i nostri cari



- SONO PIU' "POLIAMORISTI" GLI UOMINI O LE DONNE? E PERCHE'?

Gli uomini e le donne sono ugualmente in grado di amare più persone, ma certamente, culturalmente, fino a qualche tempo fa era più comune che gli uomini avessero diverse partner. Oggi le donne stanno modificando la loro capacità di seguire i propri desideri, sia sul piano affettivo che sessuale, quindi i poliamori femminili stanno man mano crescendo!


- TU CHE NE PENSI DELLE COPPIE APERTE, DEI MENAGE A TROIS, DEGLI SCAMBI DI COPPIA E DI TUTTE QUELLE SOLUZIONI CHE SPESSO INTENSIFICANO L'INTESA SESSUALE TRA DUE PERSONE?
Molto spesso la scelta di coinvolgere altri partner nella relazione di coppia cela una difficoltà, un momento di stallo della coppia. La ricerca di nuove esperienze e di trasgressione non è direttamente collegata al poliamore in quanto, quest’ultimo, ha tutte le caratteristiche esclusive della relazione di coppia (gelosia, senso di appartenenza…) anche se con diversi partners.

Di fatto se la scelta di vivere esperienze più trasgressive è una scelta condivisa, finalizzata ad arricchire il rapporto, è possibile che i risultati positivi nella vita di coppia ci siano, ma se è una scelta dettata dal “bisogno” di trovare alternative è il caso di fermarsi a riflettere sulla “salute sessuale e affettiva” della coppia, onde evitare l’innescarsi di un pericoloso crescendo nella trasgressione che potrebbe portare ad una frattura più profonda nella relazione



CREDI CHE SIA POSSIBILE AMARE UN'UNICA PERSONA PER TUTTA LA VITA O CHE SI TRATTI PIUTTOSTO DI UN'ILLUSIONE, DI UNA FORMA DI AUTOCONVINCIMENTO FORZATO?

L’essere umano è una specie tendenzialmente monogama, ma l’esclusività deve essere un valore condiviso al 100% dai partner ed un impegno che tutti e due scelgono di portare a termine. Amare tutta la vita la stessa persona è possibile (pensiamo all’amicizia o ai nostri genitori, li ameremo tutta la vita) ma è una scelta molto difficile.
In coppia si deve sempre essere pronti a rinegoziare la monogamia e ad accettare che ci saranno momenti in cui restare fedeli sarà più difficile, ma se per noi è davvero un valore importante forse vale la pena stringere i denti. Ricordiamo che nell’innamoramento l’esclusività è un vero e proprio bisogno, non una forzatura! Quindi “per tutta la vita” non è un’illusione, ma un obbiettivo si!

- COSA CONSIGLIERESTI A UNA PERSONA INNAMORATA DEL PROPRIO PARTNER MA INFATUATA ANCHE DI UN ALTRO/A? DI VIVERE LA COSA O REPRIMERLA PER IL BENE DELLA RELAZIONE?
Se parliamo di semplice infatuazione forse non ha senso scaricare il nostro conflitto interiore sull’altro. È bene cercare di capire cosa desideriamo davvero da sole. La ricerca dell’esplorazione affettiva è un bisogno naturale, ma la scelta nel vivere o reprimere questo desiderio deve essere frutto di un’attenta riflessione. È sempre importante capire quale è davvero il bisogno che ci spinge verso l’altro e cosa davvero ci piace di questa persona. Se ci rendiamo conto che l’infatuazione è data dal bosogno di compensare una mancanza del partner, forse è meglio tentare di ritrovare quel tratto nel nostro compagno…
Il bene della relazione è un valore molto importante ma che non deve entrare in conflitto con il nostro benessere, se ci rendiamo conto che le infatuazioni non sono rari “incidenti di percorso” ma una costante, forse è il caso di vivere quest’esperienza e capire che la coppia, in quanto tale, non è più in grado di appagare i nostri bisogni affettivi

giovedì 14 luglio 2011

Quale parte del concetto "non si fanno consulenze telefoniche" non è chiara?

no vabeh... non riesco a cogliere il limite dell'umano comprendonio, questo ormai è chiaro!
Ogni giorno e dico ogni giorno ricevo le stesse domande telefoniche
"dottoressa telefono per una consulenza telefonica"
"no guardi non faccio consulenze telefoniche e comunque sono in macchina senza auricolare, all'estero ed in ferie, quindi se vuole mi mandi una mail!"
" si, si certo, ma volevo solo sapere una cosa, come curo il mio problema di erezione?"
"senta le ripeto non posso risponderle ora...mi mandi una mail"
"si va bene ma io sono un uomo sanissimo di 32 anni ed è da un po' che ho problemi di erezione, da cosa dipende?!"
" mi scusi ma forse non ha capito bene, non faccio consulenze telefoniche... BUONGIORNO!"

Stesso copione tutti i giorni... e devo dire che sono pressochè telefonate sempre uguali, target maschile prevalentemente, età fra i 20 ed i 45
ma insomma, ora probabilemnte inizierò a chiedere una parcella anche per telefono, vuoi una consulenza telefonica? prendi appuntamento, paghi 40€ e ti ascolto e ti aiuto(???)
ma in questo modo no...mo basta!

diario semiserio di una sessuologa: Principali paure maschili a letto!

diario semiserio di una sessuologa: Principali paure maschili a letto!: "In effetti sembrerebbe che le regine incontrastate del dramma sessuale, siamo sempre noi, le donne. Beh, ammettiamolo, è assolutamente ver..."

mercoledì 13 luglio 2011

Principali paure maschili a letto!

In effetti sembrerebbe che le regine incontrastate del dramma sessuale, siamo sempre noi, le donne.
Beh, ammettiamolo, è assolutamente vero, tendiamo a essere un po ' drammatiche rispetto all’intesa sessuale. "Non voglio che mi veda nuda", "Oggi sono gonfia come un canotto", "oddio non sento niente", "Sono orribile," "" mamma che odore terribile che ho?! ", " ho le mutande della nonna come faccio? Ecc ecc sono frasi che qualunque donna ha pronunciato almeno una volta!...
Ma ragazze non siamo completamente sole: Anche loro, gli uomini, hanno le loro belle paure a letto
Timori che li rendono tesi ed insicuri (almeno quanto noi!) in quel momento….. Quindi, ta daaaaaaaaa ecco a voi le più grandi paure sessuali maschili:

1.quanto contano le dimensioni? : ebbene si, la maggior parte degli uomini non è immune da questa paura… “è abbastanza grande? È abbastanza largo? È abbastanza lungo? considerato che la grande maggioranza degli uomini non è soddisfatto delle dimensioni del proprio pene, è abbastanza semplice capire che il terrore di non essere all’altezza è un pensiero che , nel momento clou li preoccupa notevolmente ( e che cavolo mica solo le donne hanno il terrore dell’inadeguatezza fisica
Quello che dovete sapere è che le dimensioni non sono così fondamentali! Per confermare quello che dico è che molto spesso chi è meno dotato è più fantasioso e attento …Conclusione: il segreto non è la dimensione dello strumento, ma il talento di chi lo usa.
2.le aspettative femminili: dobbiamo partire dal presupposto che, per gli uomini e per le donne , il sesso non ha le stesse implicazioni emotive. Il "Prima e Dopo" nel rapporto è per le donne importantissimo! Gli uomini conoscono perfettamente il rischio “coinvolgimento emotivo” e lo temono profondamente…” d'ora in poi lei si aspetterà un impegno da parte mia?” “come farà a farle capire che non voglio altro che sesso?”… paure che fanno tremare anche l’uomo più sicuro di se!
3. Durerò abbastanza?: eccolo qui uno dei timori più grandi…. Il tempo! L’incubo del venire troppo presto li assale dal primo istante in cui immaginano di fare l’amore… (tutti pazzi per Mary docet!) "durerò abbastanza" è la frese che moltissimi uomini si ripetono continuamente al primo appuntamento! Bhè Il modo migliore per superare la paura è spendere un sacco di tempo nell’eccitare la donna, così , nel momento della penetrazione, la partner sarà già eccitata e raggiungerà rapidamente l’orgasmo!
4. gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmesse: è un problema che è bene farsi , a patto che non si stia facendo sesso sicuro…quindi il modo migliore per porre fine a questa paura è quella di utilizzare un preservativo! Elementare no?!
5. Perdere l'erezione: signori miei, se si va con quel pensiero a letto, si rischia che questa paura diventi realtà! La cosa migliore che possiate fare per aiutarvi è quella di pensare che la perdita dell’ erezione è una cosa perfettamente naturale che accada di tanto in tanto. Il miglior consiglio che posso dare è di concentrarsi esclusivamente sul piacere che si sta provando (carezze, baci, i preliminari), e non pensare al rischio della cilecca. Ricordate inoltre che, se il pisello non funziona, avete pur sempre mani e bocca che funzionano perfettamente!!.
6. Il fantasma del ex: gli uomini, ancor più delle donne, sono vittime del paragone EX… questo perché, di base, gli uomini sono super competitivi! "lui era un amante migliore? Ce l’aveva più grosso? La faceva venire di più? Quanto durava? Quindi lezione numero 1…. Non si fanno paragoni!
Insomma gli uomini come le donne hanno le loro belle paure a letto!!! E credetemi ce ne sono molte molte altre!!!!

sabato 9 luglio 2011

L'indiscusso potere della bellezza...

oggi parlavo con il mio compagno, con il mio meraviglioso uomo idealista...convinto che bellezza e potere non sempre siano legati
eppure nella mia esperienza di tutti i giorni ho sempre visto ragazze bellissime con uomini ricchi... è nato prima l'uovo o la gallina? boh, poco importa
di fatto anche a livello biologico i maschi alfa, quelli dominanti possono scegliere le loro femmine; scelta che, inevitabilmente, cade sulla femmina più avvenente del branco.
allo stesso tempo una femmina avvenente cercherà sempre il maschio alfa!
morale della favola, la bellezza è un lasciapassare indispensabile. Non è un bel messaggio, ma è un messaggio reale
Una donna mediamente brutta dovrà sudare 100000000000000000000 camicie prima di (forse) venir notata dal maschio alfa
Stessa sorte per il ragazzo medio, non ricco o bellissimo che, dovrà sudare e faticare come un pazzo per ottenere le attenzioni di una fanciulla "bella"
Non è certamente una bella realtà, ma è un fatto da contemplare nelle relazioni!
Sicuramente non è sempre così, ma nella maggior parte dei casi si, purtroppo!
Fortunatamente talvolta anche la bruttina stagionata riesce a far innamorare di se il super mega figo, ma dovrà tirare fuori una grinta ed un'intelligenza fuori misura e sperare che anche lui abbia una buona dose di "intelligenza"
ugualmente un uomo "medio" dovrà lottare come un leone per avvicinare la bella di turno e conquistare le sue grazie!
ma tentar non nuoce
l'unica consolazione a tutto ciò è che a letto, tutti questi parametri saltano! almeno a letto i giochi sono pari e la bruttina ed il "povero" possono giocarsela davvero!!!
in realtà, infatti, va ammesso che solitamente le ragazze meno belle sono amanti migliori, così come i ragazzi meno "fighi" sono grandi amatori, la ragione è che l'attenzione che dedicano all'altro è maggiore ed il piacere che ragalano al partner è certamente più attento e personalizzato!
e voi che ne pensate?

venerdì 8 luglio 2011

Le donne vere hanno la cellulite!... ed al pisello non si comanda!


Sarà forse un post auto biografico, ma sono certa che sarà "autobiografico" per moltissime donne
ebbene si, le donne vere hanno la cellulite... TUTTE! chi più chi meno, ma tutte l'abbiamo
il punto però non è se averla o meno, ma come conviverci e come limitare i danni
e per danni non intendo un pantalone stretto o un rotolino che sbuca, per danni intendo , crisi di coppia, liti, blocchi vari ed eventuali nell'intimità.
i danni provocati dalla cellulite vanno ben oltre l'antiestetica buccia d'arancia, i veri danni della cellulite non colpiscono i tessuti, colpiscono il cuore
Quante donne ho sentito, amiche, pazienti, conoscenti, limitare la propria vita sociale e sessuale per via di un corpo imperfetto
un corpo che in realtà è il solo mezzo che abbiamo con cui concederci piacere. un corpo che spesso odiamo perchè "troppo", troppo cosa? troppo e basta, troppo grasso, troppo magro, troppo alto (anche se son poche quelle che si lamentano per l'eccessiva altezza- ma credetemi ci sono!) un corpo ptroppo basso, con le tette troppo grandi o troppo piccole...un corpo troppo!
e nel sesso? nel sesso apriti cielo... a letto la nudità diventa un incubo, trovare la posizione giusta perchè lui non noti che ho la pancetta, o le ginocchia grosse o le tette calate diventa un lavoraccio che inevitabilmente ci allontana anni luce dal godere davvero!
ma ora vi svelo un segreto...è un po' il segreto di pulcinella, ma credetemi è vero, e ve lo dico non solo come sessuologa, nè solo come psicologa o come semplice donna... ma ve lo dico come giovane mamma (quindi un po' sfatta) di 36 anni cicciona... agli uomini, quando sono lì, in un letto con voi, della cellulite, delle tette calate, delle caviglie grosse, ecc ecc... non frega un fico secco! Se un uomo è in un letto con voi ed ha un'erezione vuol dire che vi apprezza, che gli piacete e che vuole fortissimamente fare sesso con voi! Lui non può fingere un piacere che non c'è... l'erezione è lì, bella evidente e, credetemi, al pisello non si comanda! se non c'è desiderio lui non si alza! potete fare anche la danza dei 7 veli, se non gli piacete NON SI ALZA|!quindi fanculo alle paure, ai dubbi alle ansie, se lui è a letto con noi sa come siamo fatte,e gli piacete! vi vuole!!! Mi riesce difficile immaginare che se vi ha conosciuto con una tg 46 immagini che a letto portiate in realtà una 42, o che dietro ad un push up ci sia una 5 naturale...
Facciamocene una ragione, l'erezione è una dimostrazione infallibile che a lui piacete e quindi, cellulite o non cellulite godetevi la vostra sana dose di sesso! senza se e senza ma!!! infondo mica gliel'ha ordinato il dottore di fare l'amore con voi no??????????


inevitabilmente

Dottoressa posso avere una consulenza telefonica? NO!

Questa domanda è praticamente una costante nel mio lavoro
la quantità di persone che telefonano per avere una consulenza telefonica mi disarma!
Un tempo, anni fa, ero abbastanza disponibile ad ascoltare e rispondere alle richieste di aiuto da parte dei simpatici interlocutori telefonici.. ma ora  BASTA!
ho capito che 1) a loro non serve 2) io perdo tempo 3) è una richiesta che mi fa anche incazzare un po'
Non è che non risponda mai alle domande telefoniche, spesso mi chiamano delle adolescenti con la paura di esser rimaste incinte, o con il terrore di fare l'amore per la prima volta, oppure disperate a seguito di una lite con i genitori/fidanzato ecc ecc.... ecco nel caso delle adolescenti rispondo
ma quando sento che dall'altro capo del telefono c'è un adulto, allora la mia riposta è NO NON POSSO AIUTARLA PER TELEFONO
Ma insomma, passi avere dell informazioni, ma come si può pensare che un problema di eiaculazione precoce, presente da più di 10 anni si risolva con qualche consiglio telefonico
e poi perchè io ho dovrei avere le competenze giuste, ottenute dopo anni di studio, e dedicare 2h di tempo ad ascoltare una persona che non ha nemmeno intenzione di venire a studio?
io non mi permetterei mai di chiamare un nutrizionista, un chirurgo, un ortopedico e chiedere una consulenza telefonica. No non si fa...
si prende un appuntamento!
La terapia costa soldi? è vero... ma per quale ragione dovrebbe essere gratuita?
Inoltre ammesso e non concesso che io sia disposta ad aiutare telefonicamente una persona, siamo così certi che sia davvero la cosa migliore? che valore può avere il mio aiuto alla luce di un investimento personale di una telefonata?
ma siamo sinceri... se ti interessa davvero risolvere il tuo problema vedi come cerchi di corsa una soluzione, e non facendo una telefonata! cosa pretendi che possa risolvere un sessuologo con una telefonata?
dottoressa vorrei sapere come risolvere il mio problema di erezione....dottoressa perchè non riesco più a eccitarmi?
no no e no... la sessuologia clinica è una cosa seria! Se si ha un problema va affrontato!

diario semiserio di una sessuologa: dottoressa posso avere una consulenza telefonica? ...

diario semiserio di una sessuologa: dottoressa posso avere una consulenza telefonica? ...: "Questa domanda è praticamente una costante nel mio lavoro la quantità di persone che telefonano per avere una consulenza telefonica mi disa..."

giovedì 7 luglio 2011

chiacchierare così mi piace di più...

inizialmente, come potete vedere, il blog era tecnico, asettico, scientifico....
poi, grazie al blog di un amico (Fabio, l'idea me l'hai data tu con il tuo blog!) ho deciso di cambiare stile
ok la sessuologia, ok la psicologia ma che palle parlarne sempre come "esperta" ora ne parlerò come un amica con delle amiche/i
Problemi, dubbi e curiosità con cui tutti noi ci scontriamo ogni giorno
dal come vivere una cilecca a letto
un orgasmo mancato
un abbandono
come farla/o impazzire a letto
insomma un po' di tutto
ma anche le mail con le domande più stravaganti ricevute....
le novità sul sesso e sulle relazioni
insomma, un po' di tutto!

chiacchierata sui nuovi e vecchi tabù sessuali

Ieri mi sono trovata a parlare con una giornalista molto simpatica rispetto ai nuovi tabù sessuali....
quali sono i nuovi tabù, gli ever green e quelli che per fortuna abbiamo superato
Devo ammettere che ne abbiamo trovati davvero molti
tabù femminili, maschili ed unisex
tra quelli femminili certamente c'è evergreen della luce accesa, quante donne scelgono ancora oggi, erroneamente, di tenere la luce spenta invece di accenderla. è un errore enorme, gli uomini durante il sesso usano come canale preferenziale proprio la vista, è guardando la propria partner che si eccitano maggiormente (pensiamo alla pornografia)  GLI UOMINI HANNO BISOGNO DI VEDERE!!!
Ok , non significa che dovremmo accendere un riflettore da cinema, percò almeno una candela si... e dai!!! una cnadela possiamo accenderla tutte, anche le cicciottelle come me, anche le magrissime senza tette... tutte!!! una candela permette a lui di vedere qualcosina ed a noi di giocarci l'effetto chiaroscuro
si si la candela si può... in alternativa, basta lasciare accesa una luce nella stanza accanto e socchiudere la porta! Insomma il tabù del buio peso dobbiamo abbandonarlo!
un altro tabù che ci siamo accorte esistere ancora è quello rispetto al cunnilingus...quante donne ancora evitano di farsi regalare momenti di piacere estremo per mille paure
paura di avere un cattivo odore, paura di non essere profumatissime, pulitissime asettiche!!! Ragazze io vivo in Francia, in Francia (come nel resto del mondo) non esistono i bidè e gli uomini e le donne praticano comunque sesso orale (l'idea in effetti è un po' disgustosa per noi!) quindi, di base, noi italiane siamo pulitissime! Una donna che ha una corretta igiene intima, non ha un cattivo odore! ok, in certi giorni del mese l'odore può essere un po' più forte, ma da qui a pensare di essere terribilmente puzzolenti ce ne vuole!
In cosicenza vi posso anche dire che in anni di lavoro come sessuologa, non ho praticamente incontrato nessun uomo che trovasse la patata un universo così orrendo, ma anzi, la maggior parte degli uomini la trova un delizioso parco giochi!
quindi via libera al cunnilingus!
Altri tabù... beh ora veniamo a quelli maschili.... ohhhhh finalmente parliamo anche un po' delle proiblematiche maschili
il tabù della zona anale regna sovrana nella psiche maschile! il loro didietro è un luogo sacro non è nemmeno ipotizzabile provare piacere coinvolgendo quella zona !! no no e no, sono un uomo etero io ehhhhh!! giù le mani dal mio sedere!
eppure se solo sapessero il piacere che può dare sollecitare il loro punto L!
oddio il punto L... cos'è il punto L? il punto L è l'equivalente del nostro punto G e si trova proprio in corrispondenza della zona perianale... quindi, signori uomini, se solo vi lasciaste  almeno accarezzare in quella zona  vi assicuro che provereste un piacere immenso!
Beh per ora mi fermo qui... ma se volete aggiungere qualche nuovo tabù commentate pure, ne parleremo insieme!

l'odore del sesso

L’odore del sesso…..


Appuntamento galante, fin dal pomeriggio si iniziano le grandi manovre: bagno caldo con gli olii essenziali, massaggio con crema per il corpo, shampoo e balsamo, deodorante, profumo, tutto aromatizzato alle essenze più sensuali e calde ma… se avessimo sbagliato tutto??
Forse non tutti sanno che il grande Napoleone si raccomandava con sua moglie Giuseppina di non lavarsi per qualche giorno prima del suo rientro…mentre sicuramente tutti hanno sentito dire che l’uomo vero deve puzzare….Cielo che follia, che assurdità, che orrore ma se avessero ragione Napoleone e il vecchio proverbio? Come mai tutta questa importanza agli odori??
Il segreto del sesso che Napoleone conosceva e che forse anche le nostre nonne volevano tramandarci è proprio nascosto lì, sotto le nostre ascelle, intorno ai nostri capezzoli vicino all’inguine...vale a dire  dove le  nostre ghiandole producono l’essenza più magica, più seducente più intrigante e irresistibile che esista… i feromoni!
Minuscole molecole che si sprigionano nell’aria e che comunicano il nostro essere femmine o maschi sessualmente disponibili  e maturi all’accoppiamento!
Moltissimi aspetti a livello cosciente ci colpiscono di un ragazzo appena lo conosciamo, la sua voce, il colore dei suoi occhi, la larghezza delle sue spalle, il suo sorriso, il suo modo di camminare di gesticolare ma soprattutto a livello assolutamente inconsapevole, il suo odore.
Ebbene si, in una piccolissima parte del nostro cervello iniziamo a decodificare istantaneamente quello che il suo odore ci sta dicendo,  se lui è o meno un buon esemplare di essere umano, se è in buona salute e se potenzialmente potrebbe concepire figli sani e robusti…
 Se quell’odore, se il suo profumo di “maschio” ci piace è fatta, ecco che scatta la scintilla, la reazione chimica, la forte e terribile attrazione sessuale definibile quasi “animale”, la spinta a fare l’amore con lui, la voglia pazza di baciarlo di averlo, i nostri sensi si accendono e prendono il sopravvento,  si mettono in massima allerta, i nostri recettori nervosi vanno in tilt totale,  ed è il caos !
I feromoni quindi sembrano inviare una moltitudine di messaggi ed attivare una infinità di reazioni che noi comunemente chiamiamo attrazione fisica. Sono messaggi subliminali che non riusciamo  ad identificare ma che  ci dicono se l’odore di quel maschio ci piace o meno ; ecco perché talvolta conosciamo ragazzi praticamente perfetti per noi, che dovrebbero assolutamente piacerci eppure niente , non accade niente, nessuna scintilla nessuna attrazione; mentre magari ne conosciamo altri che pur  non  avendo nulla che razionalmente ci piaccia, nulla che li renda affascinanti ai nostri occhi, che invece misteriosamente ed  inspiegabilmente ci attraggono ed  eccitano al solo averli accanto,  i colpevoli di tutta questa confusione altri non sono che loro, quelle piccole molecole che tutti possiamo annusare: i feromoni che come frecce di Cupido  colpiscono e sconvolgono
Se la sua pelle di quel insospettabile ragazzo ci attira vorrà dire che quasi sicuramente l’intesa sessuale sarà fortissima intensa straordinaria, ma se invece quella stessa pelle non ci “dice nulla” è possibile che tutto si riduca ad una semplice amicizia!
In realtà quindi sembra esistere una sorta di chimica della sessualità, un insieme di reazioni che se attivate  possono creare  reazioni fisiche  e quindi intense attrazioni sessuali ben precise.
Ma fino a che punto i feromoni  e quindi gli odori governano le nostre relazioni? Fino a che si parla di semplice attrazione fisica il loro ruolo è fondamentale, quando però  dal semplice richiamo sessuale si passa all’innamoramento la storia cambia. Questo spiega come mai a volte è possibile vivere intense storie di sesso, che ci emozionano ci stordiscono, ci fanno vivere esperienze erotiche uniche ma che poi si esauriscono senza culminare in una splendida storia d’amore. L’innamoramento è fatto di quotidianità e dopo un po’ “all’odore dei feromoni” ci si abitua, quindi  la relazione va costruita su basi più solide che sul semplice olfatto!
La scelta di un partner quindi  non è mai totalmente e realmente affidata al caso, ma mille fattori e componenti entrano in gioco così come tutti e 5 i sensi!

martedì 31 maggio 2011

diritto alla sessualità

Carta dei Diritti Sessuali

Promulgata al Congresso Mondiale di Sessuologia. Valencia, Spagna (1997)
Approvata dal WAS (World Association of Sexology) al Congresso Mondiale di Sessuologia. Hong Kong (1999) 


Dichiarazione dei Diritti Sessuali:

La sessualità è parte integrante della personalità di ogni essere umano. Il suo pieno sviluppo dipende dalle soddisfazioni dei bisogni umani basilari come il desiderio di contatto, intimità, espressione emozionale, piacere, tenerezza e amore.
La sessualità si costruisce attraverso l'interazione tra l'individuo e le strutture sociali.
L'intero sviluppo della sessualità è essenziale per il benessere individuale, interpersonale e sociale.
I diritti sessuali sono diritti umani universali basati sulla libertà, sulla dignità e sull'uguaglianza propri di ogni essere umano.
Essendo la salute un diritto umano fondamentale, la salute sessuale deve essere un diritto umano basilare.
Per assicurare lo sviluppo di una sessualità sana negli esseri umani e nelle società i diritti sessuali seguenti deVono essere riconosciuti, promossi, rispettati e difesi da tutte le società con ogni mezzo.
La salute sessuale è il risultato di un ambiente che riconosce, rispetta ed esercita questi diritti sessuali.

Diritti Sessuali

I diritti sessuali sono diritti umani fondamentali ed universali.

1) Diritto alla libertà sessuale.
La libertà sessuale comprende la possibilità della piena espressione del potenziale sessuale degli individui. Comunque, questo esclude tutte le forme di coercizione, sfruttamento ed abuso sessuale in qualsiasi momento e situazione della vita.

2) Diritto all'autonomia, all'integrità ed alla sicurezza sessuale del corpo.

Questo diritto include la facoltà di prendere decisioni autonome sulla propria vita sessuale all'interno della morale personale e sociale. Comprende anche la capacità di controllo e di piacere del nostro corpo, liberi da torture, mutilazioni e violenza di qualsiasi tipo.

3) Diritto alla privacy sessuale.

Questo comprende il diritto a decisioni e comportamenti individuali nell'ambito della propria intimità sempre e quando questi non interferiscano nei diritti sessuali degli altri.

4) Diritto all'uguaglianza sessuale.

Questo diritto si riferisce alla libertà da tutte le forme di discriminazione indipendentemente dal sesso, razza, classe sociale, orientamento sessuale, età, religione o limitazioni fisiche ed emotive.

5) Diritto al piacere sessuale.

Il piacere sessuale, incluso l'autoerotismo è fonte di benessere fisico, psicologico, intellettuale e spirituale.

6) Diritto all'espressione delle emozioni sessuali.

L'espressione sessuale va oltre il piacere erotico o l'atto sessuale. Tutti gli individui hanno diritto ad esprimere la loro sessualità attraverso la comunicazione, il contatto, le espressioni emozionali e l'amore.

7) Diritto alle libere associazioni sessuali.

Si riferisce alla possibilità di sposarsi o meno, di divorziare o di stabilire altri tipi di associazioni sessuali responsabili.

8) Diritto di rendere libere e responsabili le scelte riproduttive.

Questo comprendere il diritto di decidere se avere o meno figli, il numero e lo spazio per ognuno, il diritto all'accesso pieno ai metodi di regolazione della fecondità.

9) Diritto all'informazione sessuale basata sulla conoscenza scientifica.

Questo diritto implica che l'informazione sessuale debba essere generata attraverso il processo d'indagine scientifica libera e morale, e diffusa appropriatamente a tutti i livelli sociali.

10) Diritto all'educazione sessuale integrale.

Questo è un processo che inizia dalla nascita e dura tutta la vita e che dovrebbe coinvolgere tutte le istituzioni sociali.

11) Diritto alla cura della salute sessuale.

La cura della salute sessuale deve essere disponibile per la prevenzione e il trattamento di tutti i problemi, le preoccupazioni e le confusioni sessuali. 

venerdì 27 maggio 2011

Come fare e ricevere le critiche... arte in cui tutti si sento super competenti!

Le critiche… come pugni nello stomaco.


Con il termine critica si intendono comunemente, quei commenti che evidenziano aspetti negativi di una persona, o del suo modo di comportarsi,o del suo modo di essere
Þ
 quest’ultimi possono risultare come
                          Äcostruttivi o distruttivi
                          Ärilevanti o irrilevanti
                          Äfrivoli o seri
                          Äfondati o infondati
                          Äopportuni o inopportuni
a seconda delle circostanze e dei soggetti coinvolti.
Fra questi commenti si possono includere anche rimproveri, denigrazioni, moniti…
La società di oggi purtroppo è caratterizzata da una fortissima inclinazione alla critica, esembra che molte persone provino addirittura una sorta di piacere nello squalificare il prossimo.
Per comprendere quanto questa tendenza alla critica stia dilagando basterebbe accendere la tv o la radio ed ascoltare giornalisti o commentatori che si dedicano con passione indefessa a criticare chiunque gli capiti a tiro.
Purtroppo nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, nelle comunità educative la situazione non cambia, anche qui prevale la mentalità dell’ “essere colpevoli di un errore” ed ogni sbaglio viene sempre sottolineato senza la minima clemenza,ed addirittura molto spesso sbandierato davanti a tutti come mezzo per umiliare e squalificare.
L’arte della critica sembra essere diventato un hobby  a cui tutti si dedicano con passione, e tutti per di più ritengono di saperlo far bene!

Se però si riflette un po’ più a fondo sul concetto di critica
si noterà che in realtà per critica si intende: giudizio, disamina ed analisi, criticare quindi significa analizzare e sottolineare sia gli aspetti negativi che gli aspetti il positivi di un fenomeno.
È quindi evidente la necessità di ridefinire in maniera proattiva il termine critica,ed elaborare un metodo per formularla in maniera corretta.
Ogni critica dovrebbe infatti essere
costruttiva
 Þ
rappresentare quindi un mezzo di crescita ed una spinta motivazionale a migliorarsi per chi la riceve.
La “Critica Costruttiva” è uno strumento verbale  che può favorire lo sviluppo di relazioni interpersonali mature, al contrario
Ü una critica dura formulata con la sola intenzione di ferire, svalutare e denigrare l’altro è il modo peggiore per motivare qualcuno a migliorare il proprio operato,
tali attacchi infatti spesso vengono recepiti da chi è oggetto della critica come veri e propri affronti, creando una situazione di ostilità e togliendo così ogni efficacia alla critica.
Esistono dunque delle regole basilari per  poter formulare una critica che sia realmente costruttiva, innanzitutto:
ÜNON SI HA DIRITTO A CRITICARE A MENO CHE NON SI SIA DISPOSTI ANCHE AD ELOGIARE.
Una critica abile non è quella diretta alla personalità del soggetto (sei un incompetente, sei immaturo, non capisci niente…) ma,  è quella diretta ai singoli comportamenti, alle singole situazioni;  infatti la  prima regola  suggerita da Herry Levinson (psicoanalista e consulente aziendale) riguarda proprio

Ü”ESSERE SPECIFICI” ,È FONDAMENTALE DELIMITARE IL COMPORTAMENTO CONCRETO CHE DESIDERIAMO CRITICARE O CORREGGERE,
Dire esplicitamente cosa è stato fatto bene e cosa è stato fatto male, inoltre è sempre consigliabile ribadire e rassicurare il soggetto  che esiste la possibilità di migliorare il fenomeno oggetto della critica.

ÜSI DEVE ESPRIMERE UN RILIEVO NEGATIVO SPECIFICO ENTRO UN CONTESTO GENERALMENTE POSITIVO.
È il principio base su cui si fonda una critica costruttiva

ÜÈ NECESSARIO “OFFRIRE UNA SOLUZIONE”
la critica esattamente come un buon feed-back dovrebbe ipotizzare un “come intervenire”, offrire punti di vista soluzioni alternative ,suggerire, consigliare ed incoraggiare l’interessato ad agire al fine di un miglioramento.

Ü“ESSERE PRESENTI DURANTE LA CRITICA”
 vale a dire che non ci di dovrebbe limitare a muovere una critica ma, si dovrebbe sempre cercare, per quanto possibile di esprimere la propria disponibilità e collaborazione,dialogando faccia a faccia, dimostrando un interesse autentico verso la persona, e rendendo la critica più personale.

Ü“ESSERE SENSIBILI”
nel momento in cui si  critica qualcuno, si dovrebbe aver cura della sensibilità del nostro interlocutore quindi prestare la massima attenzione ai
§   gesti non verbali ( affinché la conversazione non diventi incongruente)
§   al tono della voce
§   al momento ed al luogo che si sceglie per criticare qualcuno (è sempre meglio scegliere momenti di calma e non parlare davanti a terze persone).

Ma è molto importante anche
SAPER RICEVERE LE CRITICHE

Ecco  dei semplici consigli sul modo migliore per ricevere le critiche,
Üè importante che il soggetto criticato non le recepisca come un attacco alla sua persona e che quindi non si metta immediatamente sulla difensiva, contrattaccando in maniera precipitosa
come precedentemente detto, se una critica è costruttiva può essere un mezzo per migliorare se stessi ed il proprio lavoro
Üè consigliabile riflettere sui propri errori, accettarli ed assumersene le responsabilità.
Solo così facendo sarà possibile rendere realmente efficace una critica costruttiva