giovedì 21 luglio 2011

Ma che fa un sessuologo? cosa gli dici ai pazienti?

In molti si chiedono cosa faccia davvero un sessuologo
ma che lavoro è?
cosa ti dicono i pazienti?
cosa cercano? di cosa hanno bisogno? e tu? tu cosa gli dici? come li aiuti? ma non ti vergoni mai, non sei mai in imbarazzo?
So bene che sono solo alcune delle domande che le persone si fanno rispetto al mio lavoro, ed oggi ho proprio voglia di provare a spiegare che cosa fa un sessuologo nella pratica
Allora vediamo... di solito per prima cosa mi contattano telefonicamente, la telefonata può essere di due tipi, o diretta per prendere un appuntamento " buongiorno dottoressa vorrei prendere un appuntamento" oppure un po' più discorsiva con annesso racconto del problema "buongiorno dottoressa, io la contatto perché vorrei prendere un appuntamento, sono anni che ho problemi di eiaculazione precoce ma solo adesso mi sono deciso a venire perchè le cose con mia moglie stanno peggiorando molto e mi rendo conto che dovrei fare qualcosa",ovviamente al posto dell'eiaculazione precoce potete mettere un qualsiasi altro problema
A questo punto preso l'appuntamento arriva il primo incontro, solitamente a seconda della patologia riesco ad immaginare l'orario di arrivo del paziente, ma per rispetto nei confronti dei miei pazienti non vi dirò nulla su questo
Veniamo dunque al primo incontro, cosa succede quindi nello studio di un sessuologo? Succede quello che succede da qualsiasi altro professionista, ci si siede su un comodo divano e si inizia a raccontare il problema... di solito ascolto almeno la prima 20ina di minuti, facendo poche domande, poi inizio a fare domande, mi informo sul problema
ok, sono troppo vaga... facicamo così, immaginiamo il paziente della telefonata con l'eiaculazione precoce
Durante la chiacchierata di solito chiedo da quanto c'è l'eiaculazione precoce, se c'è sempre stata con tutte le partner o solo con quella attuale, se è presente in ogni situazione, se ad esempio nella masturbazione c'è (ebbene si, chiedo anche come va quest'aspetto... per me è importantissimo saperlo!), chiedo ad esempio come vive il momento di fare l'amore, se si sente agitato, spaventato... in che modo cerca di evitare che accada (si masturba prima del rapporto? pensa alla nonna del suo amico in quel momento), insomma cerco di inquadrare al meglio la situazione. vi chiederete, ma fai domande dirette o giri intorno? no no le domande sono dirette, e tranquillamente ho risposte dirette, di solito le persone si stupiscono proprio di questo, della serenità e tranquillità con cui possono parlare di queste cose.
Chiacchieriamo delle prestazioni sessuali come lo faremmo di qualsiasi altra cosa, senza peli sulla lingua ed inutili imbarazzi.
E poi che fai? che gli dici?
di solito le prime 2 o 3 sedute servono per capire meglio e rassicurare sulla "normalità e risolvibilità" del problema, ho notato che quando si ha un problema sessuale si teme che non si risolverà mai, che facic aparte di noi e che, tutto sommato siamo i soli a soffrirne... quindi direi che le prime volte servono proprio a capire che non c'è nulla di cui vergognarsi, che siamo pronti a lavorare insieme per risolvere il problema.
E poi che fai?
Poi spiego come funzionerà la terapia, ed il fatto che ci saranno i famosi esercizi da fare a casa, da soli! Inizialmente anche qui c'è chi accoglie la cosa con molta tranquillità e chi, invece, ha qualche resistenza (le resistenze di solito sono del tipo, "ma io non ce la farò mai" oppure " se mia moglie mi becca?". In generale però anche chi fa qualche piccola obiezione iniziale poi si rende conto che non cedo di un millimetro, che gli esercizi LI DEVE FARE e si adatta di buon grado
Che altro aggiungere? Beh che è un lavoro bellissimo, vedere un paziente dopo un po' che entra in seduta con un sorrisone dicendomi che è durato mezz'ora, oppure che non ha perso l'erezione, o una paziente che è riuscita per la prima volta a fare l'amore e magari ha anche raggiunto l'orgasmo, non ha prezzo! Quando abbiamo dei successi ce li godiamo e mi faccio raccontare tutto per filo e per segno, assaporando la loro felicità come fosse la mia!
Si si è un lavoro bellissimo, per questo adoro i miei pazienti, loro sono la mia gioia ed aiutarli non è solo il mio lavoro, ma anche la mia passione!
io dico sempre, non faccio la psicosessuologa, io SONO una psicosessuologa

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